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BIOCHART – Tra Arte e Scienza nell’Ecosistema Italiano

Rimozione del carbonio dall’atmosfera attraverso i crediti e la donazione del Biochar   L’AGCI Umbria, all’interno delle azioni promosse dal progetto europeo OBCD – Open Business for Community Development, in particolare in quella inerente alla costruzione ed allo sviluppo dell’Ecosistema Locale, ha ritenuto importante coinvolgere le proprie Cooperative di Comunità ed altri partner facenti parte dell’Ecosistema Locale Italia OBCD all’evento che si è tenuto venerdì 18 ottobre 2024, presso l’Istituto Nazionale Antincendi di Roma. Dal 14 al 19 ottobre si è infatti svolta un’importante settimana per il clima in Italia, iniziata a Firenze il 14 ottobre con la Biochar School, organizzata da iChar – Associazione Italiana Biochar, e culminata a Roma il 18 Ottobre con la tavola rotonda della mostra BiochART, tenuta dal 3 al 27 ottobre 2024 presso l’Istituto Superiore Antincendi e patrocinata dalla Regione Lazio e dalla Fondazione Pistoletto. Per quel che riguarda l’Ecosistema Italia di OBCD, oltre ad AGCI Umbria sono stati numerosi i partner che hanno partecipato all’evento: le Cooperative di Comunità BE VALNERINA e LOCALCARBON ITALIA, la cooperativa BASE 3, l’Associazione di Promozione Sociale Roma Open Lab, il Consorzio Meuccio Ruini Impresa Sociale, AGCI Nazionale, IT Impresa e Territorio Srl, EFTILIA società benefit e le cooperative sociali LA SPERANZA di Terni e ITINERA di Roma. Il programma dell’evento, di grande profilo politico e istituzionale, ha permesso ai membri dell’Ecosistema Locale Italia partecipanti di poter approfondire le linee politiche che si stanno definendo, a livello europeo e mondiale, riguardo al tema scottante della Carbon Dioxide Removal ed alla necessità, sempre più impellente, di dotare tutti i Paesi Europei e l’intera Comunità Internazionale di un’appropriata legislazione in materia. L’importanza della necessità di alleggerire la Carbon Footprint delle attività antropiche è stata accertata dagli organismi internazionali come la IPCC, Intergovernmental Panel on Climate Change, perché è chiaro ormai che non riusciremo a rimanere entro i paramenti dell’accordo di Parigi 2015 e che quindi, oltre a ridurre le emissioni, dovremo catturare il carbonio dall’atmosfera e stoccarlo nella terra. Per questo motivo la produzione e l’utilizzo di biochar è una metodologia che sta prendendo rapidamente piede, perché attraverso il processo termochimico chiamato pirolisi si trasforma il carbonio organico delle piante in un inerte che rimane stabile per centinaia o migliaia di anni nel terreno. Questo processo si può applicare a tutto lo scarto agricolo sfruttando il calore di processo anche per serre ed allevamenti e migliorando la fertilità del suolo. Di altissimo livello anche gli interventi tecnici; Il Professor Hamed Sanei della Danese Aarhus University ha portato nuove prove scientifiche ed inconfutabili sulla stabilità del Biochar nel suolo, il Prof. Stephen Joseph, PhD, autore di 84 studi e 11 libri sul biochar, in collegamento dall’Australia ha parlato dei benefici del Biochar per proteggere terreno e colture dalla siccità e il Dott. Ziv Nadav biochimico con PhD in Neurobiologia nonché CEO di Earth Biochar in collegamento da Israele ha parlato del suo utilizzo come vettore per portare microbi probiotici nel terreno, utili per proteggere le colture dalle malattie crittogamiche. La Tavola Rotonda è stata organizzate dalla giornalista ambientale del Sole 24Ore Rita Salimbeni ed è stata officiata dalla Comandante dei Vigili del Fuoco Ing. Clara Modesto, insediatasi il 3 di ottobre, dopo anni di servizio a Latina. Sono seguiti numerosi interventi, tra cui quello del Prof. Mauro Giorcelli del Politecnico di Torino, che ha parlato dei molteplici usi – agricoli e non – del biochar, e quello della Dott.ssa Silvia Scozzafava, scienziata ambientale e creatrice della piattaforma italiana BlockCO2, che ha spiegato perché i crediti di carbonio derivanti dalla donazione del biochar sono intrinsecamente più affidabili di altri tipi di crediti disponibili. La Presidente della Cooperativa di Comunità Localcarbon Italia, Silvia Sandri, ha tenuto un intervento professionale e passionale; si è partiti dal concetto di Terzo Paradiso del Maestro Michelangelo Olivero Pistoletto, perché nell’opera si parte dal segno dell’infinito, fatto di due cerchi: un cerchio simboleggia il mondo naturale e l’altro cerchio simboleggia il mondo artificiale e tecnologico. Nel Terzo Paradiso si aggiunge un “ventre”, un terzo cerchio al centro che simboleggia l’unione armoniosa di questi due mondi. Ebbene, la proposta di Localcarbon Italia è stata quella di utilizzare lo strumento dell’Economia Sociale e Solidale per raggiungere questo obiettivo, in primis nel settore della rimozione del carbonio dall’atmosfera, ma in senso più ampio anche in tutti gli altri settori. Si è lanciato un appello per istituire una Tavola Rotonda Permanente per “fare sistema” proponendo una data di rincontro, il 24 marzo 2025, a Roma per annunciare i primi risultati ottenuti. Silvia Sandri ha sottolineato lo stretto rapporto tra Localcarbon Italia e la Centrale Cooperativa AGCI – Associazione Generale Cooperative Italiane, che sponsorizza e sostiene la cooperativa nelle virtuose azioni di contrasto all’incremento della carbon footprint delle imprese, attraverso la formazione sul Bilancio di Sostenibilità, la promozione dei crediti di carbonio e la conseguente donazione del Biochar alle imprese agricole, in particolare cooperative. La Presidente ha illustrato la propria partecipazione al progetto europeo #GRAINS – Rendere più verde l’agroalimentare nell’Economia Sociale, di cui tramite AGCI (uno dei partner del progetto GRAINS) riceveranno un finanziamento dal Consiglio Europeo per l’innovazione e dall’Agenzia esecutiva per le PMI. Tale iniziativa è rivolta alle organizzazioni dell’Economia Sociale disposte a condividere le proprie conoscenze ed esperienze, al fine di potenziare le PMI dell’Economia Sociale nel settore Agroalimentare. La Presidente ha inoltre illustrato lo stato dell’arte del progetto europeo OBCD – OPEN BUSINESS FOR COMMUNITY DEVELOPMENT, descrivendo in particolare le azioni finalizzate alla costituzione dell’Ecosistema Locale Italia, di cui la Cooperativa di Comunità LOCALCARBON ITALIA è parte attiva, il cui scopo è la promozione dell’imprenditorialità sociale attraverso la forma del confronto e dello scambio di idee, informazioni e iniziative tra soggetti diversi provenienti dal mondo dell’impresa, dell’Università, dell’Associazionismo di promozione sociale, delle pubbliche Istituzioni e delle organizzazioni datoriali e confederali. All’interno della mission del progetto OBCD e dell’Ecosistema Locale un ruolo molto importante è tenuto dalla sostenibilità delle iniziative promosse dai partner costitutori, che devono quindi coniugare le ricadute sociali, generate dalle azioni di sviluppo dello stesso, con

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La cooperazione nell’economia sociale per un Action Plan italiano

L’AGCI Umbria, all’interno delle azioni promosse dal progetto europeo OBCD – Open Business for Community Development, in particolare in quella inerente alla costruzione ed allo sviluppo dell’Ecosistema Locale, ha ritenuto importante coinvolgere i membri facenti parte dell’Ecosistema Locale Italia OBCD all’incontro che si è tenuto lunedì 24 giugno 2024, presso la Sala di Vibia Sabina e Adriano (Camera di Commercio di Roma) in Piazza di Pietra – Roma, avente come tema “La cooperazione nell’economia sociale per un Action Plan italiano”. L’evento è stato organizzato dall’Alleanza delle Cooperative Italiane (ACI), costituita da AGCI, LEGACOOP e CONFCOOPERATIVE, in collaborazione con Social Economy Europe e CECOP ed è finalizzato ad analizzare le prospettive dell’economia sociale e ad illustrare le proposte del movimento cooperativo italiano, alla presenza, tra gli altri, di Maria Teresa Bellucci, viceministro del Lavoro e delle Politiche Sociali e di Lucia Albano, sottosegretario al ministero dell’Economia e delle Finanze. Per quel che riguarda l’Ecosistema Italia di OBCD, oltre ad AGCI Umbria sono stati numerosi i partner che hanno partecipato all’evento: la cooperativa BASE 3, l’Università Tor Vergata (con la prof.ssa Natalia Marzia Guzmerotti), l’Associazione di Promozione Sociale Roma Open Lab, il Consorzio Meuccio Ruini Impresa Sociale, AGCI Nazionale, BE VALNERINA e LOCALCARBON ITALIA cooperative di comunità, IT Impresa e Territorio Srl, EFTILIA società benefit e le cooperative sociali LA SPERANZA di Terni e LUDUS di Roma.     Il programma dell’evento, di grande profilo politico e istituzionale, ha permesso ai membri dell’Ecosistema Locale Italia partecipanti di poter approfondire le linee politiche che si stanno definendo, a livello europeo, riguardo all’Economia Sociale ed alla necessità, sempre più impellente, di dotare tutti i Paesi Europei di un’appropriata legislazione in materia. Oltre agli interventi programmati, molto importante e gradita è stata la partecipazione della Ministra Del Lavoro del Governo Spagnolo, Yolanda Dìaz, che ha così espresso l’importanza dell’Economia Sociale all’interno del proprio Paese e per l’Europa intera: “L’economia del futuro della Spagna, come dell’Europa, non può che essere sociale. L’economia sociale, infatti, ha dimostrato in questi anni di essere un modello fortemente resiliente, inclusivo, partecipato e che mette al centro del suo agire la persone. La Spagna è attualmente l’unico paese europeo che si è dotato di una Piano strategico nazionale sull’Economia Sociale. Conosco il valore, non solo economico, della cooperazione italiana, è un modello a cui guardiamo con estremo interesse. Spero di poter incontrare quanto prima il mio omologo del governo italiano per conoscere le proposte e mettere a punto una strategia comune. Promuoveremo (nell’UE) l’inserimento dell’economia sociale come elemento trasversale nelle politiche industriali, economiche e sociali dell’Unione, mettendo in pratica in tutte le sue dimensioni la raccomandazione del nostro gruppo parlamentare, assicurando una maggiore dotazione finanziaria e un calendario per il Piano d’azione europeo per l’economia sociale.” Díaz ha infine detto che i ministri europei del Lavoro e degli Affari sociali continueranno a unire le forze per garantire che “l’Economia Sociale diventi un asse strategico nel coordinamento delle politiche di bilancio, economiche e sociali nel quadro del semestre europeo. Molto apprezzato è stato anche l’intervento di Juan Antonio Pedreño – Presidente SEE (SOCIAL ECONOMY EUROPE), che ha sostenuto, numeri alla mano, che l’economia sociale è un modello di business “che quantitativamente ha la stessa importanza del settore automotive in Europa”. Per Pedreño “è finalmente iniziata una fase piena di sfide in un momento in cui l’Economia Sociale gode di un grande riconoscimento a livello statale e internazionale”. Secondo Pedreño, questo modello di business affronta tre grandi sfide della società europea: “Rafforza le democrazie, facilita la transizione verde e la lotta contro i cambiamenti climatici e riduce le disuguaglianze sociali”. In definitiva il convegno ha rappresentato un’importante occasione per l’Ecosistema Locale Italia per approfondire cosa sta accadendo a livello internazionale ed europeo e per assumere maggior consapevolezza riguardo al fatto che il lavoro intrapreso grazie al progetto europeo OBCD è coerente con le più recenti e innovative istanze politiche europee e che, pertanto, l’Ecosistema Italia è un prezioso e utile laboratorio di sperimentazione di buone pratiche per la messa in comune di idee innovative e di modelli all’avanguardia che affianchino lo sviluppo del business con le adeguate ricadute sociali ed ambientali.

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